Occhi scavati e sguardi che sembran aver perso la speranza: questi sono i volti e le immagini che il cinema ci ha sempre proposto per non dimenticare.
Noi siamo qua per non dimenticare, per far sì che la memoria di queste vittime non voli via con il fumo delle ciminiere.
Mille volti, mille sguardi, mille sogni strappati via e per questo ci domandiamo se questo è un uomo? Un uomo a cui vien strappata la dignità ed un diritto così importante come la vita.
Colore che domina nella maggior parte dei film è il grigio: grigio come l'umanità in quegli anni, grigio come il cielo dei lager, grigio come la prospettiva di vita, grigio come la cenere.
Ma dal quel grigiore vediamo spuntare a volte il cappotto rosso di una bambina: la bambina con il cappotto rosso è sinonimo di vita, è il colore del sangue che scorre nelle vene di tutti e non conosce religione o razza, rosso come l'amore che in qualcuno nonostante tutto era rimasto.
Non dimentichiamo e nemmeno ricordiamo solo un giorno all'anno quello che l'uomo è stato capace di fare.
Non dimentichiamo per far sì che non accada più.
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