mercoledì 22 gennaio 2014

Il riccio

La vera eleganza a volte non sta dietro un bell abito e a dei modi e dei gesti raffinati, la vera eleganza può esser nascosta dietro un'anziana signora che nella propria intimità è una vera regina.
La vera eleganza non deve essere ostentata, ma deve esser conservata al sicuro della propria intimità come Reneè, anziana portinaia dell'elegante palazzo parigino di Rue Grenelle gremito di ricchissimi inquilini.
Reneè è più raffinata di tutti gli inquilini del suo palazzo, nonostante il suo aspetto goffo e l'atteggiamnto a primo impatto burbero e poco socievole, come quello di un riccio che si chiude in sè stesso quando percepisce il pericolo.
Reneè si trasforma tra le pareti della sua casa vivendo con raffinatezza e semplicità, apprenzando la vita leggendo le pagine di un buon libro e sorseggiando un tè.
Reneè nasconde dietro un aspetto sciatto ed incurante una cultura enorme che solamente due persone nel palazzo riusciranno ad apprezzare e scoprire dietro quell'ingannevole apparenza.
Paloma Josse è una ragazzina di dodici anni dotata di un'intelligenza incredibile e che si approccia alla vita con criticità e un pizzico di cinismo e che passa le giornate a progettare l'ora del suo suicidio per evitare di diventare un pesce in una boccia, come i suoi genitori intrappolati in una bellissima boccia di cristallo e costretti a guardar il mondo da lí. 
Paloma e Reneé si conosceranno e si riconosceranno l'una nell'altra grazie all'arrivo di un terzo personaggio: il pacato e genile Kakuro Ozu, il quale insieme a Paloma riuscirà a vedere ben oltre la maschera da comune portinaia che Reneé è abituata a vestire. 
La storia è tratta dal romanzo di Muriel Barbery "L'eleganza del Riccio" : nel film i silenzi, gli sguardi e i gesti che spesso sono difficilmente descrivibili tra le pagine di un libro rappresenteranno la bellezza della storia nel film. 
Noi da spettatori guarderemo i personaggi mentre vivono le loro vite strette nella morsa delle rigide regole della società dentro quella boccia di cristallo rappresentata dall'elegante palazzo parigino: il film è appunto rappresentato per la gran parte tra queste raffinate pareti borghersi. 
La delicatezza del lungometraggio del regista francese Mona Achache e la raffinatezza di alcune scene ci propongono un variegato acquario della vita: consiglio vivamente la visione di questo film che mi ha rapita ma anche la lettura di un libro dal fascino unico. 

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