martedì 12 agosto 2014

Orfani di un padre cinematografico.

Dopo una così lunga assenza mi dispiace tornare a scrivere oggi in occasione di un così grave lutto nel mondo del cinema.
Questa mattina appena sveglia, come di routine, ho aperto Facebook scoprendo, come al solito, prima sul web che alla televisione qualsiasi notizia: oggi sono rimasta sconvolta nel leggere che uno dei più grandi attori dei nostri tempi è stato trovato morto suicida nella sua casa in California.
Robin Williams, l'uomo sempre sorridente, l'attore dai mille volti che mi ha sempre fatto sorridere e sognare durante la mia infanzia è scomparso, lasciando tutti aggrappati con tristezza alle celebri citazioni dei suoi film.
Un premio Oscar, un attore che ha visto il suo esordio come l'alieno nel telefilm Mork e Mindy e che da quel momento si è sudato tutta la sua carriera e il suo successo: un attore di talento, poliedrico e che ha saputo trasmettere messaggi che hanno incantato non solo la mia generazione ma anche quella dei miei genitori e che sicuramente incanteranno la generazione dei miei figli con quei film che sono oramai passati alla storia.
Indimenticabile in "Carpe Diem- L'attimo fuggente", il professore perfetto che ogni studente sogna di incontrare nella propria carriera scolastica: è oramai proverbiale quel "Capitano o mio Capitano" dell'ultima scena, che non nego, mi ha sempre strappato qualche lacrima.
L'uomo dal cuore d'oro, tutti noi lo conoscevamo come l'eterno clown che aiuta i propri piccoli pazienti in ospedale: "Patch Adams" credo che sia uno dei film in cui il suo personaggio rispecchi a fondo anche la sua persona.
Conoscerlo nei panni di Mrs Doubtfire, o in quelli di un Peter Pan un po' troppo cresciuto o in quelli del pazzo inventore di Flubber me lo ha sempre fatto sentire come un padre adottivo, il compagno fedele delle mie serate in solitudine o in famiglia davanti alla televisione o al cinema.
Famoso per le sue abilità di improvvisazione ed impersonificazione, le sue performance sono sempre state caratterizzate da uno humour ingegnoso e veloce, un humour che nascondeva una grande sofferenza e debolezza e dietro il quale nessuno è mai stato capace di scorgere quel clown triste.
Oggi siamo rimasti tutti orfani di un padre cinematografico.