mercoledì 7 settembre 2016

Primo impatto

Mi sembra impossibile essere ancora tutta intera dopo un viaggio durato quasi una giornata e mezzo . 
Quando ancora era buio sono salita in auto per arrivare all'aeroporto: è stato un po' come andare sulle montagne russe, sali piano piano mentre la salita si fa sempre più ripida inizi a ripetere dentro di te che la discesa è ormai vicina. 
 
L'adrenalina sale e ti senti una mano che ti stringe lo stomaco, lo spreme come un tubetto di ketchup, forse anche per questo non è consigliato andare sulle montagne russe dopo un bel cheeseburger con patatine fritte.
Quella mano ti si avvinghia allo stomaco, e ci sei non hai il coraggio di guardare giù e già precipiti nel vuoto: arrivare dopo 10 ore di volo e 7 di scalo a Lanzhou  è stato così ed ancora devo realizzare di essermi buttata in questa avventura.
Vi starete chiedendo : "Lanzhou? Dove cavolo si trova Lanzhou?" È stata la stessa domanda che mi sono posta quando ho letto il nome della mia destinazione .
Ammetto di non essere un genio in geografia, a volte sbaglio pure alcune capitali europee, sono una frana praticamente, ma tutte le persone che mi domandavano dove andavo di bello in Cina erano confuse ogni volta che rispondevo loro il nome di questo posto sperduto nel Gansu. In Europa sbagliamo a vedere la Cina solo come Pechino o Shanghai:  è piena di sfaccettature interessanti e città bellissime anche se non molto conosciute a noi occidentali. Anche molti  miei compagni di università hanno scelto mete meno celebri ma a detta di wikipedia o guide turistiche molto belle e verdi. La descrizione che ho trovato di Lanzhou invece è stata: "è tra le città più inquinate in Cina  non c'è niente di interessante da fare o da vedere", invitante no? 
Già mi ero immaginata un posto grigio e triste senza attrattive dove mi sarei morta asfissiata dallo smog o dalla noia.
Buttando giù il boccone amaro e cacciando i mille pregiudizi che mi ero fatta  sono partita per "Laggiù",  parafrasando il simpatico gioco di parole che miei genitori hanno fatto considerando che questa città oltre a non esser molto turistica si trova pure  lontana dalle mete più turistiche in Cina.
In fin dei conti, anche se non mi trovo qua da molto tempo la mia cara Laggiù non mi pare così male: è grandissima, e devo ancora scoprirla tutta.

 
 
 

 
 
Vedere la mia camera è stato un altro colpo basso che non mi aspettavo; sapevo che i cinesi non sono maestri della pulizia ma non mi aspettavo fossero così trasandati: ho pianto come un neonato quando ho visto il bagno che dovrò usare per i prossimi 5 mesi. Dopo aver visto anche le altre camere ho appreso che nemmeno chiedendo di cambiare stanza le cose sarebbero migliorate, ma molto probabilmente peggiorate. Tubi scoperti, lavandino quasi spaccato a metà, doccia con acqua calda solo 3 volte al giorno per due ore e sporco, sporco di ogni genere ovunque: la mia camera appena arrivata era un parco divertimenti per i pidocchi e batteri, l'idea di mettere una moquette in un dormitorio  è pessima, fidatevi. Sono abituata alle situazioni spartane, e vi giuro nel momento in cui ho visto la mia stanza ho pregato per avere una tenda e dormire fuori. 

Ci vuole un grande spirito di adattamento, novn posso cambiare la stanza ma posso migliorarla, mi sono detta; voi  non potete immaginare come un semplice lenzuolo rosa a fiori  un aspirapolvere e del disinfettante riescano a fare miracoli! 
Ho passato la maggior parte del tempo a pulire e a migliorare una camera assieme alla mia nuova coinquilina Colombiana in questi due giorni: è diventata decente anche se ha lo stesso odore di una piscina comunale per la varechina che ho sparso ovunque. 
 Siamo solo all'inizio di questa avventura, sono tante le difficoltà che dovrò affrontare e sono pronta (credo) ad affrontarle. 


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